una pubblicazione dellaFellowship of Friends

Prolungare la Presenza

Il Ricordo di sé in ogni momento è possibile ricordarsi di dividere l'attenzione e di essere presenti. Tuttavia, per mettere in pratica appieno il potenziale del ricordo di sé è necessario ben di più che meramente cercare di essere presenti ogni tanto. Abbiamo bisogno di prolungare la presenza con lo scopo di renderla sempre più continuativa.

Ouspensky ha detto: "La continuità è la cosa principale. POssiamo avere dei flash, ma la continuità necessita uno sforzo. Se vogliamo avere con maggior frequenza periodi prolungati di auto-coscienza e non semplici flash, dobbiamo capire che non possono venire da soli: hanno bisogno d'azione". Si stava riferendo allo sforzo fatto dagli 'Io' di lavoro per sostenere il ricordo di sé e prolungare la presenza.

Spesso abiamo bisogno di un solo 'Io' di lavoro, come:"Dividi l'attenzione" per riportarci al presente. Ma solo uno non è abbastanza per farci restare lì. Per prolungare la presenza sono necessari una serie di 'Io' di lavoro, che insieme riescano a superare il momentum dell'imaginazione e degli 'Io' meccanici. Ad esempio possiamo generare una serie di 'Io' di lavoro come:"Sii presente. Dividi l'attenzione. Evita l'immaginazione. Non ti identificare. Sii dove sei. Osserva quello che ti sta di fronte. Non ti affrettare oltre questo momento."

Gli 'Io' di lavoro non sono né complicati, né frenetici. Sono calmi, chiari e fermi. Pazientemente promuovono e prolungano la presenza nel modo migliore, a seconda delle circostanze. E' anche importante comrendere che gli 'Io' di lavoro da soli non sono lo stato di presenza che cercano di promuovere. Nel linguaggio del sistema, gli 'Io' di lavoro sono pensieri intenzionali prodotti dalle parti intellettuali deicentri che cercano di promuovere la presenza senza parole dei centri superiori.

Robert Earl Burton spiega che la carta della Ruota della Fortuna (X) nei tarocchi illustra come 'Io' meccanici girano contnuamente in noi, interrompendo la presenza. Dice però che gli 'Io' di lavoro fanno esattamente il contrario: ruotano nella direzione opposta, non per se stessi, ma per promuovere e prolungare la presenza. In ogni modo questo non succede mai da solo. Appena smettiamo di fare lo sforzo conscio di generare 'Io' di lavoro ed essere presenti, subito l'immaginazione ci riporta in una direzione meccanica ed interrompe la presenza.

Burton ha recentemente citato Hafiza proposit di questo, il quale ha detto: "Qualcuno vi porterà via se non state vicini all'Amato”. Ha poi aggiunto: "Quando non state promuovendo la presenza seguite ogni 'Io', ogni soggetto d'immaginazione. Tutto si riassume nell'evitare l'immaginazione di momento in momento".

Essere presenti ad un momento è estremamente semplice, però prolungare la presenza di momento in momento è assai difficile, proprio come deve essere. Rodney Collin voleva proprio dire questo quando ha scritto: “Quando si inizia a vedere che non si è in grado di ricordare se stessi per alcuni secondi alla volta, puo' apparire trascurabile. Ma si deve capire che è difficile proprio perché è l'inizio di un nuovo stato per noi, la chiave di un mondo nuovo. Se fosse facile e se si ottenessero risultati più rapidamente, non avrebbe l'imortanza che ha”.

Comprendiamo l'importanza di questo 'mondo nuovo' col ritornare ancora ed ancora al ricordo di sé, a prolungare la presenza i più a lungo possibile. Ibn Arabi ha detto: "Il mio cuore è aggrappato alla porta della Presenza Divina, aspettando attento quello che esce quando la porta è aperta".

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1— I Fondamenti della Quarta Via
• Il Ricordo di Sé · Dividere l'attenzione · coscienza
• L'uomo come una macchina · i molti 'Io'
• Ostacoli al Ricordo di Sé · Lavorare in una scuola

2— La teoria dei centri (richiede la lezione 1)
• I quattro centri inferiori
• Il centro sessuale
• I Centri Superiori
• L'anima, lo spirito

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