una pubblicazione della Fellowship of Friends

Evitare l'immaginazione 

Robert Earl Burton, che ha fondato la Fellowhisp of Friends nel 1970, continua a ricordare ai suoi studenti che l’immaginazione è l’ostacolo più persistente all’essere presenti. Come dice lui stesso: “ L’immaginazione è lo stato naturale dell’uomo e il problema numero uno nel risveglio. Se davvero ci rendessimo conto di cos’è l’immaginazione, la respingeremmo istantaneamente.”

Lo stato dell’immaginazione è messo a nudo nel dipinto del manoscritto olandese che vedete qui alla destra. In esso una giovane rappresenta la parte intellettuale del centro emozionale – il regno del maggiordomo – sopraffatta dalla perpetua ruota dell’immaginazione. Invece di guardare attraverso i suoi occhi fisici con attenzione divisa, la parte intellettuale del centro emozionale è distratta dal flusso costante dei molti 'Io'. Nel contempo la ruota è fatta girare da un asino che rappresenta la parte intellettuale del centro istintivo. A proposito di questo dipinto Burton ha detto che &ldquodimostra cosa accade nelle menti umane: la parte intellettuale del centro istintivo manipola l’immaginazione.”

Lo scopo del lavoro, naturalmente, è d’invertire questo processo: far cambiare direzione consapevolmente alla ruota degli 'Io' meccanici e far girare i nostri pensieri in direzione opposta – grazie agli 'Io' di lavoro. In altre parole essere presenti invece che in immaginazione. Come ha detto Burton: “L’uomo è addormentato mentre immagina di essere sveglio e il suo più grande errore consiste nel trovare i soggetti della sua immaginazione più interessanti della sua presenza.”

Le scuole esoteriche sono sempre state a conoscenza del potere dell’immaginazione, anche se lo hanno espresso attraverso simboli diversi. Per esempio la tradizione giudaica mette l’accento sullo stare in guardia contro la ‘tentazione’, quella cristiana ammonisce a riguardo del ‘demonio’ e molto più tardi la tradizione sufi parla in termini poetici del ‘velo’. Ma tutte si riferivano alla stessa cosa, vale a dire a come l’immaginazione, manipolata dalla parte intellettuale del centro istintivo, prenda il posto della presenza.

Le scuole del passato sapevano inoltre che il solo modo di superare l’immaginazione è essere presenti, e quanto ciò sia difficile. È difficile perchè il maggiordomo, che consiste di un piccolo numero di ‘Io’ di lavoro, è circondato da migliaia e migliaia di ‘Io’ meccanici che si oppongono alla presenza. A proposito di questo, recentemente Burton ha detto: “Si chiama Lavoro perchè il ricordo di sè è il cammino di massima difficoltà. Entrare in immaginazione è la cosa più facile, mentre avere degli ‘Io’ di lavoro che mettano in moto la presenza è la cosa più difficile.”

Burton spiega inoltre che, “Se ci si vuole liberare dall’immaginazione, bisogna fare l’esercizio del guardare o quello dell’ascoltare [guardare e ascoltare attivamente con l’attenzione divisa sono due dei metodi principali che usiamo per uscire dall’immaginazione]”. E aggiunge: “Non si può semplicemente augurarsi che l’immaginazione svanisca perchè il prossimo ‘Io’ che vi terrà in immaginazione è già sul posto, a meno che non sia un ‘Io’ di lavoro. E quando siete presenti dovete aspettarvi che la parte intellettuale del centro istintivo cercherà di fare qualcosa per attirarvi lontano dalla presenza.”

Prolungare la presenza richede una vigilanza continua esercitata con l’attenzione divisa, unita allo sforzo incessante di riconoscere l’immaginazione, allontanarla e ritornare alla presenza. Come disse il poeta persiano Sanai: “ Ritorna. Anche se hai infranto il voto diecimila volte, torna di nuovo, ritorna.”

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1— Ricapitolando i capisaldi del sistema
• Il sistema è un'antica conoscenza oggettiva
• Il microcosmo uomo può ttrascendere se stesso
• Le scuole usano metodi precisi per il risveglio

2— I quattro centri inferiori (richiede la prima presentazione)
• Osservare come funzionano i centri inferiori
• Riconoscere quando i centri inferiori interrompono la presenza
• Usare i centr inferiori per raggiungere icentri superiori

3— Promuovere e prolungare la presenza
(richede la prima e la seconda presentazione)
• Il maggiordomo e le parti intelletuali dei centri
• Il centro istintivo come la 'mente dietro la macchina'
• Metodi specifici per promuovere e prolungare la presenza

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