Essere Presenti

Una newsletter mensile per mettere in pratica le idee della Quarta Via

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Il sistema e la presenza

Per quanto sia straordinario, il sistema non è che il primo gradino verso l’attenzione divisa.

Poiché il sistema è così completo, è facile restare impigliati in definizioni, analisi e infinite investigazioni di idee, perdendo di vista quello che il sistema veramente è: un veicolo per raggiungere la presenza. Come viene detto nella Filocalia: “È possible per un uomo non avere che i pensieri più puri ed essere al tempo stesso così distratto nel riflettere su di essi da rimanere per tutto il tempo lontano da Dio”.

Inoltre, è difficile andare al di là di una massa di conoscenza sulla cui costruzione si è lavorato così duramente, sia mentalmente che emozionalmente. Tuttavia, come le impalcature, lo scopo del sistema non è mai stato quello di esistere per se stesso, e ad un certo punto deve essere rimosso per permettere alla realtà emergente di stare in piedi da sola. In questo caso comunque, stamo parlando di un proceso che spesso accade ad intervalli di pochi secondi.

Per esempio, ad un certo momento mettiamo insieme un'idea di lavoro, o meglio ancora, uno specifico ‘io’ di lavoro che ci aiuti ad attivare la presenza. Ma subito dopo dobbiamo focalizzarci sull’essere presenti e non possiamo permetterci di restare sull’impalcatura o rimanere incastrati lì. Di conseguenza, così come dobbiamo essere svelti nel richiamare un ‘io’ di lavoro, dobbiamo anche lasciarlo indietro, toglierlo di torno così da avere la strada libera per lanciarci nella presenza.

Il passo successivo, ovviamente, è prolungare la presenza. Perciò, nel momento in cui vediamo che la presenza comincia a diminuire, il che accade inevitabilmente, dobbiamo essere pronti ad inserire un altro ‘io’ di lavoro—a rimontare velocemente l’impalcatura—in modo da rivitalizzare e rinforzare i nostri sforzi.

Promuovere la presenza, realizzarla e quindi rinforzarla: questo è il lavoro nella sua espressione più dinamica. Inoltre, la natura di questo processo dà significato all’idea mal compresa di abbandonare il sistema. In questo caso, abbandonare non significa rinnegare il sistema o lasciarlo alle spalle per sempre; significa invece riconoscere che la conoscenza non è che un ponte verso qualcos’altro, qualcosa di più alto, nel momento. Solo con questa comprensione possiamo trascendere il sistema e usarlo nel modo giusto, per produrre davvero la presenza.

Usare il sistema consciamente richiede più di una buona padronanza di concetti. Dobbiamo essere saldi nella comprensione che la presenza è uno stato di consapevolezza che va al di là di pensieri e parole. E dobbiamo preferire questo stato al semplice pensare ad esso, parlarne o sperare che accada. In più, la presenza stessa deve avere la volontà di essere attiva e di restare presente. Dopo tutto, è per questo, per la nostra divina presenza, che ci è stato dato il sistema in primo luogo.

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1— Ricapitolando i capisaldi del sistema
• Il sistema è un'antica conoscenza oggettiva
• Il microcosmo uomo può ttrascendere se stesso
• Le scuole usano metodi precisi per il risveglio

2— I quattro centri inferiori
(richiede la prima presentazione)
• Osservare come funzionano i centri inferiori
• Riconoscere quando i centri inferiori interrompono la presenza
• Usare i centr inferiori per raggiungere icentri superiori

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