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GENNAIO 2006 • Vol 3, No 1
Presenza • Risveglio • Centri Superiori • L'Amato • Dio
Essere Presente

una pubblicazione dellaFellowship of Friends


Raggiungere la Presenza 

Gli sforzi per promuovere la presenza non sono la presenza stessa. Sono delle scintille. Ricordano al nostro vero sé, a quello stato senza parole che gli corrisponde, di ricordare se stesso- di essere presente. Ouspensky ha spiegato questa differenza quando ha detto, "La consapevolezza é qualcosa di diverso dal pensiero. Si usa il pensiero solo per dare una spinta, poi si diventa coscienti senza pensiero."

Questa "spinta" é il compito degli Io di lavoro ossia di pensieri intenzionali che promuovono e prolungano la presenza. Per esempio, il pensiero “Leggi con presenza” rende piú penetrante lo sforzo di dividere l'attenzione. Rende il ricordo di sè specificamente adatto al compito del momento. In altre situazioni può trattarsi di ''Guarda con presenza,'' ''Cammina con presenza,'' ''Parla con presenza.'' Come ha detto Robert Earl Burton, fondatore della Fellowhisp of Friends, gli 'Io' di lavoro sono pensiero cosciente; pensiero che promuove la presenza nel momento.

Se si decide, per esempio, di fare una passeggiata col solo scopo di essere presenti, ci si accorgerà quasi immediatamente del sopraggiungere di pensieri meccanici riguardanti il passato e il futuro, o di pensieri senza relazione col momento presente, senza escludere le associazioni con qualcosa che ci capita di vedere durante la passeggiata. Ma nessuno di questi pensieri, nessuno di questi 'Io', sono la presenza. Sono tutte distrazioni -specchietti per le allodole- che ci allontano dalla presenza. Un modo per non lasciarsi distrarre consiste nell'utilizzare gli 'Io' di lavoro

In qualunque situazione gli 'Io' di lavoro continuano ad aprirsi un varco nel traffico degli 'Io' meccanici. Fanno deviare l'immaginazione e puntano continuamente al bersaglio dell'essere presenti. ''Evita l'immaginazione.'' ''Molla la presa.” ''Non seguire quel soggetto.'' ''Torna al presente adesso.''

Introdurre gli 'Io' di lavoro nel flusso degli 'Io' meccanici non è mai una cosa facile. Richiede preparazione, esercizio e costanza. Ma anche così, gli 'Io' di lavoro non conducono sempre alla presenza. Perché? Perchè gli 'Io' di lavoro appartengono ai quattro centri inferiori. Esistono nel secondo stato di consapevolezza e non sempre sono in grado di produrre una scintilla sufficiente ad accendere il terzo stato.

Raggiungere il terzo stato significa andare al di là degli ‘Io’ di lavoro fino alla presenza stessa che non si esprime a parole. A questo proposito, Burton ha detto ''Quando generate un 'Io' di lavoro, il che è già una cosa difficile, siete a malapena a metà della battaglia. L'altra metà consiste nell'assicurarsi che esso dia inizio alla presenza. Gli 'Io' di lavoro non hanno nessun valore a meno che non diano effettivamente inizio alla presenza. Dovete veramente assecondare gli 'Io' di lavoro ed essere presenti.”

Buddha disse la stessa cosa: ''Qualunque atto spirituale fatto senza troppa convinzione non darà grandi frutti.'' Secoli dopo di lui, il Sufi Ibn Ajiba, diede questo suggerimento: ''Non essere soddisfatto di nulla finchè non sei arrivato alla divina presenza.'' Entrambi dicevano, come del resto hanno detto tutte le altre scuole, che il successo reale degli sforzi è la presenza stessa.

Anche quando gli 'Io' di lavoro hanno successo, la presenza di solito dura per pochi secondi prima di essere rimossa dai pensieri meccanici. Come descritto da Ouspensky, ''Appena il ricordo di sè fa la sua apparizione, viene immediatamente schiacciato.'' Si riferiva all'immaginazione che continua a riaffermarsi e sottolineava il fatto che bisogna continuare a riaffermare il 'Io' di lavoro.

Generare gli 'Io' di lavoro richiede comunque uno sforzo tremendo, soprattutto perchè siamo così riluttanti a rinunciare al nostro interesse e alla nostra inerzia negli 'Io' meccanici. Ci piacciono i soggetti della nostra immaginazione e la facilità del secondo stato. Non siamo obbligati a lasciarli andare e ad esistere senza di essi. Possiamo persino ricavare soddisfazione dagli 'Io' di lavoro in se stessi. Ma gli 'Io' di lavoro servono solamente a spingerci fuori dal secondo stato in modo tale che non possiamo aggrapparci nemmeno ad essi.

Il lavoro delle scuole è sempre consistito nel cercare di allontanare l'immaginazione e usare gli 'Io' di lavoro per acquistare il controllo della presenza. Nella nostra scuola abbiamo formulato dei brevi 'Io' di lavoro che dopo essere apparsi si fanno rapidamente da parte in modo che la presenza possa emergere. La presenza acquista sempre più importanza per noi.

Di recente Burton ha detto che quando i centri superiori sentono degli 'Io' di lavoro decisi, sono desiderosi di rispondere loro con presenza. Ha aggiunto, ''Quando vi sollevate dall'immaginazione e passate ad uno stato di presenza, potete verificare che quello a cui stavate pensando non ha importanza; che le migliaia di 'Io' meccanici sono un'attività vaga e non consapevole; e persino gli 'Io' di lavoro esistono nel secondo stato.''


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Collegamenti di interesse
• Video di Robert Earl Burton mentre insegna
Letture consigliate
• Chiavi esoteriche per la comprensione della Bibbia


Incontri introduttivi — mensili
Offriamo una serie di incontri introduttivi gratuiti in città di tutto il mondo. Per registrarsi:
• Chiamare la nostra linea di informazione USA (1-800-642-0212),
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1— Un'introduzione al sistema
• Il sistema è un'antica conoscenza oggettiva
• Il microcosmo uomo può trascendere se stesso
• Le scuole usano metodi precisi per il risveglio

2— I quattro centri inferiori(richiede il numero 1)
• Come funzionano i centri inferiori
•Come i centri inferiori rimuovono la presenza
• Usare i centri inferiori per raggiungere i centri superiori

3— Promuovere e prolungare la presenza
(richiede le letture 1 e 2)
• Il maggiordomo e le parti intellettuali dei centri
• Il centro istintivo inteso come la ‘mente dietro la macchina’
• Metodi specifici per promuovere e prolungare la presenza


Iscrizione: informazioni
La Fellowship of Friends è una scuola per il risveglio spirituale con centri in tutto il mondo. La quota di partecipazione è mensile. Per informazioni più dettagliate:
Trova il centro più vicino.
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•Chiamare il numero: 1-800-642-0212.


Ra, il dio sole egiziano, simbolo della presenza che è riuscita ad emergere. (L'immagine viene qui riprodotta per usi spirituali ed educativi e non è usata per nessun altro fine.)

Pensieri sul raggiungere la presenza
Lo scopo consiste nel risvegliare la consapevolezza.
George Gurdjieff
L'evoluzione è sempre evoluzione della consapevolezza.
Peter Ouspensky
Abbiamo diecimila 'Io' meccanici ed è alquanto competitivo riuscire a spingere un 'Io' di lavoro in mezzo ad essi; le erbacce dell'immaginazione tendono a fare ressa attorno ai semi della presenza impedendo loro di farsi avanti. Viviamo in una macchina che è in uno stato quasi permanente d'immaginazione. Conduce un'esistenza immaginaria. Il prezzo del risveglio, comunque, consiste nel rinunciare al secondo stato.
Robert Earl Burton  
Una volta chiamato, non cercare di rimanere nel mondo per nessuna ragione; rispondi alla chiamata immediatamente.
Filocalia  
Ci sono molti che credono nei detti delle Scritture, ma non hanno la forza di mettere in pratica quello che vi è scritto.
Filocalia  
Non c'è alcun vantaggio nel recitare a meno che le parole che stai recitando non si traducano in te in azione.
Padri della Siria 
Si può avere compreso intelletualmente una grande idea, ma, a meno che non si agisca in accordo con il suo significato, ci si allontana dal sentiero.
Padmasambhava
La vera conoscenza spirituale implica azione e, se non lo fa, allora non è veramente conoscenza.
Ibn Arabi

Dopo il comando divino 'Sii' diventa meglio delle parole.
Jalaluddin Rumi
 


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