Essere Presenti

Una newsletter mensile per mettere in pratica le idee della Quarta Via

una pubblicazione della Fellowship of Friends,Inc.

Ascoltare Con Presenza

Un modo pratico di promuovere la presenza è quello di ascoltare con attenzione divisa: di fare consapevolmente attenzione ai suoni che ci circondano, come quelli delle macchine che passano, della gente che cammina, delle porte che si chiudono, del vento che soffia, del frigorifero in funzione, e così via. La cosa principale, tuttavia, è quella di percepire questi suoni essendo contemporaneamente consapevoli di noi stessi che li stiamo sentendo. Grazie all'attenzione divisa, ascoltare diventa un catalista per stabilire e ri-stabilire la presenza.

Un suono che spesso sentiamo, ma che in realtà non ascoltiamo, è quello di altre persone che stanno parlando. Possiamo riuscire ad afferrare il senso generale di quello che stanno dicendo, ma non ascoltiamo le singole parole e non siamo consapevoli di noi stessi che stiamo ascoltando. E questo perchè, a livelli d'intensità variabile, siamo dietro al velo dell'immaginazione del secondo stato di coscienza. Invece di essere semplicemente presenti a quello che viene detto, siamo prigionieri delle nostre reazioni, o stiamo pensando in anticipo a ciò che diremo noi non appena ne avremo la possibilità, oppure siamo completamente distratti da pensieri di tutt'altro tipo. Gli 'Io' provenienti dai quattro centri inferiori interferiscono continuamente con la presenza. Come sottolineato da Robert Earl Burton, fondatore della Fellowship of Friends, ''La parte intellettuale del centro istintivo manipola i quattro centri inferiori e ci mantiene in immaginazione non facendoci ascoltare mentre gli altri parlano.

Quando l'immaginazione è molto intensa, non riusciamo a sentire assolutamente nulla così come non riusciamo a vedere assolutamente nulla. La nuvola è troppo spessa, la consapevolezza è troppo debole. Quando impovvisamente riaffioriamo dall'immaginazione -ci svegliamo- è una sorpresa scioccante realizzare che, pur avendo occhi ed orecchie aperti, eravamo completamente esclusi da quello che stava succedendo nel momento.

Qualcosa che può aiutare a dividere l'attenzione mentre ascoltiamo gli altri, è guardare colui che sta parlando in maniera gentile e senza intensità. Un'altro modo è consentire alla persona di finire di parlare senza interromperla. Si può spingersi oltre e non rispondere quando gli altri finiscono di parlare e cercare invece di rimanere in silenzio per almeno alcuni istanti. Così facendo si può intensificare e prolungare la presenza. Era quello cui si riferiva Rumi, il poeta Sufi, quando diceva: "Chiudi la porta della parole e apri la finestra dell'amore." La finestra della presenza.

Ascoltare gli altri è una tecnica che può anche essere utilizzata mentre ascoltiamo della musica. Si può, per esempio, cominciare ad ascoltare un brano di musica strumentale con lo scopo di sentire ogni nota con l'attenzione divisa e allontanando qualsiasi pensiero che venga a frapporsi fra noi e l'ascolto. Cercate di farlo cinque minuti per volta. Potrete constatare, come dice Burton, che "Il sè inferiore vi offrirà un banchetto sontuoso di soggetti seducenti per distrarvi dalla presenza." Probabilmente non sarete in grado di notare il preciso momento in cui vi lascerete sedurre dall'immaginazione, ma vi renderete conto di quando farete ritono al presente. A quel punto, quando la presenza sarà di nuovo messa a fuoco, cercate di suggelarne l'arrivo e di prolungarla.

I musicisti di professione sentono la musica meglio della maggior parte di noi poichè possiedono un'attenzione allenata a farlo, ma perfino loro non ascoltano con attenzione divisa. La freccia della loro consapevolezza è ancora puntata in maniera unidirezionale verso la musica. Senza attenzione divisa, non possono essere al contempo consapevoli di se stessi che stanno ascoltando, così che non si verifica alcuna trasformazione cosciente.

La trasformazione è da ascrivere all' essenza: la semplice consapevolezza con cui tutti noi si nasce e che è ancora visibile in bambini molto piccoli. L'essenza è uno stato senza parole, senza complicazioni, che semplicemente guarda ed ascolta senza schemi di pensiero. Quando questo stato ricorda se stesso—quando l'essenza diventa presente attraverso l'attenzione divisa—trasforma consapevolmente se stessa e questa trasformazione di consapevolezza porta ai centri superiori.

Si può avere un'anteprima della chiarezza dei centri superiori semplicemente guardando ed ascoltando con presenza, nulla di più. Come suggerito dal Sufi Hafiz: "Ascolta quello che ti circonda - adesso."

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1— Un'introduzione al sistema
• Il sistema è antica conoscenza oggettiva
• Il microcosmo uomo può trascendere se stesso
• Le scuole usano metodi precisi per il risveglio

2— I quattro centri inferiori (richiede la lettura 1)
• Come funzionano i centri inferiori
• Come i centri inferiori rimuovono la presenza
• Usare i centri inferiori per raggiungere i centri superiori

3— Promuovere e prolungare la presenza
(richiede le letture 1 e 2)
• Il maggiordomo e le parti intellettuali dei centri
• Il centro istintivo inteso come la ‘mente dietro la macchina’
• Metodi specifici per promuovere e prolungare la presenza

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