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Rinunciare all'Immaginazione
Ouspensky disse: "Non appena si cerca di ricordare se stessi, qualcosa dentro di noi dá inizio all'immaginazione”, riferendosi al fatto che i molti 'Io' preferiscono l'immaginazione alla presenza e che l'immaginazione é una continua deviazione dall'essere presenti.
Supponiamo, per esempio, che vi siate dati lo scopo di essere presenti nel momento in cui iniziate a farvi la doccia, o entrate nel negozio di alimentari, o cominciate un incontro di lavoro. Quasi immediatamente vi scontrerete con l'opposizione degli 'Io' che ritengono che tutto il resto sia piú importante dell'essere presenti. L'istante in cui date retta a quegli 'Io', sparisce l'attenzione divisa. E benché continuiate a fare quello che stavate facendo, non vi rendete conto che siete scivolati nell'immaginazione.
O forse state camminando, lavorando, o semplicemente siete seduti su una sedia. I pensieri vi portano continuamente in immaginazione. Continuate a pensare ad un problema che avete avuto sul lavoro o al contrasto con un'altra persona. Problemi economici o politici diventano idee fisse. Continuate a preoccuparvi della vostra situazione economica, del futuro, della famiglia. Oppure continuate a pensare a qualche soggetto erotico, alla macchina o alla casa che vi piacerebbe comprare, alla prossima vacanza che vi piacerebbe fare.
Senza dubbio tutte queste cose hanno diritto ad un loro spazio nella vostra vita, ma la maggior parte delle vostre preoccupazioni a loro riguardo non é nient'altro che immaginazione. Peró, finché non ce lo fanno notare, non ci rendiamo contro che si tratta di immaginazione. E, cosa ancora piú importante, non ci rendiamo conto che rappresentano una deviazione dall'essere presenti.
Quando ci si guarda intorno con attenzione divisa, si comincia a vedere che tutti sono quasi sempre, ad un qualche livello, in immaginazione su quello che stanno facendo, quello che hanno fatto, o quello che sperano di fare - e tutto questo naturalmente a spese dell'essere presenti, ora. Bisognerebbe allora guardare se stessi nello stesso modo distaccato e stare all'erta per non lasciarsi affascinare dall'immaginazione.
Come ha detto Robert Earl Burton, "Se ci rendessimo veramente contro di quello che é l'immaginazione, la scacceremmo immediatamente". Peró, per farlo, abbiamo bisogno di essere presenti, altrimenti l'immaginazione ci sembra confortevole, rassicurante e persino divertente. Citando ancora il Signor Burton, l'immaginazione soddisfa tutti i quattro centri fino al punto da essere lo stato naturale e preferito dell'uomo.
A confronto dell'immaginazione, la presenza sembra piatta, vuota, un mancato utilizzo del tempo. Cosí appare certamente ai molti 'Io' perché sono loro ad essere rimpiazzati dalla presenza. Sono i molti 'Io' che perdono il loro pubblico, il loro scopo, la loro identitá - tutte cose che sono immaginarie. In questo processo, gli 'Io' provano un senso di nullitá che non gradiscono affatto.
Nel frattempo la presenza sta imparando ad esistere come stato di consapevolezza senza parole. É un qualcosa di nuovo che puó essere facilmente messo in crisi dalle proteste dei molti 'Io'. La loro immaginazione sembra un solido terreno, mentre di fatto si tratta di un esca che sta cercando di attirarci lontano dallo stato di semplice, prolungata presenza.
Rinunciare all'immaginazione non é cosa facile, dal momento che essa continua a ripresentarsi dopo ogni pochi secondi. Fortunatamente, peró, essere presenti é una cosa semplice. Come ha detto Robert Burton, ''se volete diventare un essere cosciente, non dovete fare altro che rinunciare all'immaginazione".
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• Come funzionano i centri inferiori
• Come rimuovono la presenza
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 Immagine di un angelo che tiene la chiave del pozzo senza fondo. (L'immagine viene qui riprodotta a solo scopo educativo e non va intesa per nessun altro fine.)
Considerazioni sull'immaginazione
Nel processo del risveglio la principale difficoltá consiste nel riuscire continuamente a vedere quello che ci sta di fronte invece di essere in immaginazione. Se non si tratta di un Io di lavoro, l'Io successivo é giá sul posto per cercare di tenerti in immaginazione
Robert Earl Burton
L'immaginazione é una forza che é stata inserita negli uomini per mantenerli nel loro stato attuale.
George Gurdjieff
L'immaginazione é sempre pronta a mettersi in azione dentro di noi e ad ingannarci. Ha un ruolo molto importante nelle nostre vite perché ci crediamo. Viene anche non chiamata e ci controlla in modo tale da tenerci in suo potere.
Peter Ouspensky
I tuoi pensieri sono come un cammelliere. E tu sei il cammello.
Rumi
Se vuoi essere salvato, non fidarti dei tuoi pensieri.
Filocalia, San Barsanofio
Scienza delle scienze e arte delle arti é la capacitá di controllare i pensieri dannosi.
Filocalia, Esichio di Gerusalemme
Lasciate che colui che desidera essere vicino a Dio abbandoni tutto ció che lo allontana da Dio.
Muhasibi
Allontanati dalla casa delle illusioni e fai ritorno a quella dell'Eternitá.
Maometto
Quando la semplicitá si fa strada nelle tua mente, non seguire l'acutezza d'ingegno, resta nello stato di quella semplicitá.
Milarepa
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